Piantare un albero nel giardino
Il semestre invernale è un periodo perfetto per piantare un albero nel proprio giardino. Oltre a scegliere la specie e a decidere dove piantarlo bisogna però tener conto anche di altri aspetti.
Piantare un albero in autunno offre sin da subito maggiori vantaggi rispetto al farlo durante la primavera. Poiché nei mesi invernali l’albero non ha pressione di turgore è possibile escludere quasi del tutto eventuali lesioni della corteccia, il rischio di tali lesioni invece è decisamente più alto se l’albero viene piantato in primavera.
In autunno il periodo ideale per piantare un albero è più lungo (ca. 3 mesi) rispetto alla primavera: dopo che in primavera le foglie germogliano (precocemente) a causa delle temperature più calde, non si dovrebbero più piantare alberi. Tuttavia, poiché un albero piantato in autunno non inizia a sviluppare le radici prima della primavera successiva, eventuali condizioni climatiche estreme (caldo, freddo, siccità) possono causare danni.
Dato che non tutte le specie arboree sopportano le basse temperature, per la scelta della specie da piantare consigliamo di avvalersi di una consulenza competente. Praticamente ogni specie arborea ha specifiche e differenti esigenze per in merito a terreno e spazio. Nella scelta dell’albero non vanno trascurati anche i propri desideri, che hanno anzi un ruolo molto importante. Prima di compiere questa scelta rispondete alle seguenti domande:
- Quanto deve o può diventare grande il mio albero?
- Lo spazio a disposizione è sufficiente (non solo in superficie, ma anche nel sottosuolo per le radici)?
- L’albero dev’essere da frutto, con fiori decorativi o in autunno deve mostrare i colori tipici della stagione?
- Dev’essere deciduo o sempreverde?
- Serve a proteggere dalla vista, a fare ombra o ad arrampicarsi?
- Inoltre, bisogna fare attenzione anche a rispettare le distanze minime dai confini che variano da cantone a cantone ed eventualmente a non intralciare la vista ai vicini.
Estremamente importante nella decisione è anche uno sguardo al futuro: una piccola quercia nell’arco di quindici anni può crescere fino a diventare un albero alto 30 metri.
Svolgimento del lavoro
Importante: al ricevimento dell’albero, controllate che si tratti effettivamente della specie scelta e che la corteccia non presenti alcuna lesione. Fino al momento dell’impianto dell’albero l’apparato radicale va mantenuto costantemente umido.
- La buca dev’essere larga almeno 1,5 volte il diametro dell’apparato radicale e tuttavia profonda circa 5 cm in meno rispetto all’altezza dell’apparato radicale.Spesso gli alberi vengono piantati troppo in profondità alterando così lo scambio gassoso, condizione che porta la pianta a non crescere e a invecchiare precocemente. Le radici hanno bisogno di ossigeno! Crescono in totale autonomia spingendosi sempre più in profondità nel terreno, ma non sono in grado di spingersi verso l’alto.
- Il materiale di scavo vienediviso per strati di terreno e posato accanto alla buca.
- Verificate la compattezza del terreno nella parte inferiore della buca. Per farlo versate un po’ d’acqua: se viene assorbita, il fondo della buca è pronto. Se invece l’acqua non defluisce, dissodate il terreno ed eventualmente provvedete ad ammendarlo.
- Decidete come posizionare e orientare l’albero all’interno della buca.
- Piantate un palo all’interno della buca. Fate attenzione nel caso piantiate il palo dopo aver posizionato la pianta: negli alberi a radici nude questa operazione potrebbe causare lesioni alle radici. Mai piantare il palo nel pane radicale!
- Ricoprite le radici con terra friabile e umida. Già durante il processo di riempimento della buca, ammorbidite la terra in modo che non si creino cavità. Non compattate troppo la terra calpestandola!
- Create una bordo attorno alle radici. Per una concimazione a lungo termine, arricchitela con un una preziosa miscela di substrato organico e o con un compost molto diluito.
- Fasciate l’albero con una corda in fibra di cocco o con una corda per legature in PVC. Sinceratevi che la fasciatura sia larga abbastanza da evitare di essere inglobata nel tronco quando cresce. Verificate che non ci siano punti di frizione tra l’albero e il palo.
- Infine, irrigate per bene ancora una volta l’albero.
Consigli per la cura dell’attecchimento
- Durante le prime settimane, l’albero va irrigato almeno una volta a settimana, fatto salvo nei periodi di pioggia frequente. Durante l’irrigazione, è preferibile irrorarlo con un tubo da giardino e poca acqua per un periodo di tempo più lungo, in modo che la terra possa assorbire l’acqua, piuttosto che versare 20 litri tutti in una volta con l’annaffiatoio.
- In seguito annaffiate solo nei periodi di siccità.
- Mantenete priva di vegetazione l’area intorno al tronco dell’albero, in modo da facilitare lo scambio di ossigeno e da limitare eventuali danni dovuti al taglio.
- Verificate sempre che la fasciatura sia salda e non sia stata inglobata dal tronco se necessario rifatela.
- Dopo tre anni l’albero dovrebbe aver ben attecchito. La fasciatura può quindi essere rimossa.
Questo testo è stato redatto in collaborazione con Severin Murer, specialista della potatura e selvicoltore.
(Fonte: corso del BSB, testo sull’impianto e la cura dell’attecchimento)